
eh eh.. a grande richiesta ieri ho visto Inland Empire, l'ultimo film di Lynch. Allora, allora. che dire.. cominciamo con un giudizio ultrapersonale: mi sono un po' stancata di questi film autoreferenziali e pseudo-originali. Vorrei veramente trovare qualcuno che mi convinca del contrario, del fatto che questi film di Lynch o più o meno simili di Lars von Trier valgono la pena di essere visti, anche perchè comincio a sentirmi un po' fuori dalla cultura underground..
Perchè io, mi ripeto, no c'ho trovato nulla che compensasse il fastidio di tutti quei primi piani su quelle facce americane tumefatte, in particolare quella antipaticissima della protagonista, che, per quanto espressiva, sarebbe perfetta solo per la campagna pubblicitaria di BurgerKing, di questa assurda moda kosturiziana dell'Esteuropa, grazie alla quale, con l'aiuto di qualche sottotitolo, si possono mascherare dei dialoghi che di per sè farebbero pena, di questa 'novità' della metaregia, a cui era già arrivato Fellini nel 1962, conducendola all'apoteosi e quindi alla lisi con '8 e 1/2', di quell'altra 'novità' della sovrapposizione fisiognomica comparsa già nella 'Morte a Venezia' di Mann, da cui Visconti. E soprattutto basta co' sta palla del gioco ad incastro, reso un po' più accettabile da una spruzzatina di horror onirico.
A voi la parola..