domenica 20 aprile 2008

Catene, catene, catene...



Sono stata incatenata a una catena da Sogni. Dai 'diritti del lettore' di Pennac, collegare a ogni diritto un libro.

1 Il diritto di non leggere: beh anch'io devo mettere Ammaniti e simili, i titoli non li so. (E la mia prima catena sta già cominciando male) Magdi Allam ha scritto qualcosa? ah, e le encicliche papali naturalmente, se non lette e interpretate da Daniele Luttazzi.
2 Il diritto di saltare le pagine: Henry Miller, Sexus
3 Il diritto di non finire un libro: tutti quelli di Jane Austen che ho iniziato, mi spiace eh, ma non ce l'ho fatta.
4 Il diritto di rileggere: Sylvia Plath, La campana di vetro (la mia prof di latino ogni dieci anni esatti rileggeva la montagna incantata, io dovrei leggerlo...)
5 Il diritto di leggere qualsiasi cosa: Nell Kimball, Memorie di una maitresse americana. ovvero l'autrice della celebre frase, 'ogni donna è seduta sulla propria fortuna'. ma non l'ho mai finito, e i risultati si vedono..
6 Il diritto al bovarismo: la protagonista de La noia, di Alberto Moravia
7 Il diritto di leggere ovunque: Martin Page, Come sono diventato stupido. in quota, prima di darmi allo sci da discesa. E Emily Dickinson nella Shakespeare & Co. a Parigi
8 Il diritto di spizzicare: Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
9 Il diritto di leggere a voce alta: Pedro Salinas, La voz a ti debida. in lingua originale anche se non so lo spagnolo. Ah e naturalmente frammenti della campana di vetro in lingua originale..
10 Il diritto di tacere: Beppe Fenoglio, Una questione privata e la fine della Coscienza di Zeno.

Anch'io invito i miei link e chiunque altro, se no questa catena non è una vera catena.
Dato che recenti studi hanno dimostrato che rispondiamo solo a richieste esplicite, ehm... la Gio, Mauro, Tarta, Ergosfera e Bluelektra, eccì (gli ultimi solo se hanno voglia o se non devono spalare la neve nel giardinetto davanti a casa)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè la Giò è linkata e IO no?????
Fossi in te prima di andare a dormire controllerei se la porta di casa è chiusa a chiave.

Distinti Saluti

Anonimo ha detto...

Perchè la Giò è linkata e IO no?????
Fossi in te prima di andare a dormire controllerei se la porta di casa è chiusa a chiave.

Distinti Saluti

Anonimo ha detto...

Perchè la Giò è linkata e IO no?????
Fossi in te prima di andare a dormire controllerei se la porta di casa è chiusa a chiave.

Distinti Saluti

(perchè non c'è 2 senza 3)

silvia ha detto...

ti ho linkato, obnubilato, ponzio pilato.
(pylates)

Giulio "Radical Dreamer" Palermo ha detto...

Ammaniti in realtà è molto, molto bravo.
Una decina d'anni fa circa era il nuovo Dio della letteratura italiana, come dimostrano Fango e Ti prendo e ti porto via, testimonianze di un'abilità superiore.
Però adesso è di una pigrizia infinita e con un sacco di bollette sul groppone. Il che significa che più è diventato famoso, e più è diventato un salottiero di merda, con le apparizioni in televisione, le poche idee buone irrimediabilmente annacquate, e qualsiasi merdata egli scriva, girata subito a Salvatores affinché ci faccia un film.
Insomma, da Io non ho paura in poi, è diventato un classico scrittore Mondadori.
Non hai idea di quanto ciò secchi quelli come me che lo seguono fin da Branchie, soprattutto quando vengono accomunati ai suoi fan attuali, quelle troiette lamentose che non leggono Moccia solo perché altrimenti non sono sufficientemente intellettuali, ma per cui, come tutte le altre, il massimo dell'invenzione stilistica è aumentare il numero di T tra TV e B.

Anonimo ha detto...

E' vero, Ammaniti ha scritto cose incredibili. "L'ultimo capodanno dell'umanità" fa paura.
E non ho mai divorato nessun libro così in fretta come "Ti prendo e ti porto via".
E il fatto tu salti le pagine di Sexus mi spezza il cuore.
In ogni caso ho io in cantiere un'opera rivoluzionaria, a metà fra l'indagine sociologica e il fantaromanzo apocalittico il cui titolo sarà: "Idioti o bastardi?"

La trama: un nonno coprofago mutante con l'aiuto della mafia e di una setta religiosa chiamata "ERRE MOSCIA" ricopre di merda un'intera nazione. Inspiegabilmente i suoi abitanti prendono gusto all'affare. E vestono D&G...

Andrea

silvia ha detto...

Ah Andrea è vivo! è vivo! non è morto sui monti di Trrento!

Andrea carissimo e Giulio, che mi solleva un'obiezione simile, carissimi:
ho messo Ammaniti perchè al momento non mi veniva in mente nient'altro e quindi ho copiato il creatore della catena, il blogger sogniebisogni, potete reclamare direttamente al suo sito internet.
anch'io reclamo, per fonti improprie.
ratzinger purtroppo mi è venuto in mente solo dopo.

Sexus l'ho messo apposta per te, Andrea, giuro. anche qui non mi veniva in mente niente giacchè io non salto le pagine, sono della Vergine.

per quanto riguarda il tuo libro, vorrei scrivere la post-fazione.

sempre vostra,


ps. Andrea:
ora tu andare, si?

Anonimo ha detto...

Nel post precedente hai scritto che vorresti trasferirti su un altro blog perchè lo leggono molti che ti conoscono. Io non ti conosco, mi è saltato fuori il tuo blog mentre cercavo informazioni su una frase de Il mestiere di vivere.
Così ogni tanto butto l'occhio mentre sono al lavoro. Per quel che mi riguarda vorrei che non ti trasferissi da un'altra parte o perlomeno cerca di farmi capire dove.

Gianni Ricotta ha detto...

Secondo me va aggiunto un altro diritto a cui pennac non ha pensato, che' altrimenti la lista e' troppo buonista e libertaria.
Diritto di considerare un libro una merda senza neanche averlo sfogliato: Tutti i libri di Moccia.

Un altro diritto secondo me basilare nella scelta di un libro da leggere:
Diritto di non leggere il libro e aspettare il film, e poi magari leggerlo.
E' da anni che aspetto un film su Ezra Pound, mi sa che lo leggero' e basta, anche se un film sarebbe gagliardo.
E anche diritto di scegliere un libro dalla copertina (se la copertina e' brutta io non lo compro, e' vero. saro' vanesio ma chissene frega. ho letto Ellroy con riluttanza.)
Che poi non abbiamo nessun diritto nei confronti del libro. Il libro sta li' mica ci caga o qualcos'altro.

silvia ha detto...

ehi Anonimo grazie! è il commento più carino che mi hanno scritto,
in ogni caso cercherò di farti sapere...

silvia ha detto...

Tarta tanto per cambiare sono d'accordo con te.
non ho mai letto Ellroy, sono così brutte le copertine? le strapperò perchè volevo leggerlo, cosa cosigli?
ciao!

Gianni Ricotta ha detto...

Black Dalhia non l'ho comprato perche' la copertina e' scandalosamente brutta. Quasi oscena.
Pero' ho visto il film. Pero' mi sono pentito perche' c'era Josh Hartnett.

Da leggere per primo secondo me e' White Jazz. (o senno' aspetti, a breve uscira' il film con George Clooney)
Per secondo il Grande Nulla merita una lettura (se non fosse che alla fine c'e' una interminabile spiegazione lunga decine di pagine di tutto cio' che e' successo nel libro). e poi non mi ricordo cosa ho letto. pero' e' bravo, mi piace. soprattutto white jazz mi piace come e' scritto. e le trame dei suoi libri sono senza dubbio affascinanti. (io pero' ho letto solo il suo ciclo su LA ambientato negli anni 40-60-- sembra strano ma l'ambiente privilegiato per i noir americani e' Los Angeles e non New York)
Anche se preferisco di gran lunga Raymond Chandler.

Anonimo ha detto...

Che bella la Coscienza di Zeno :) sono contento che l'hai citata. E come mai il bovarismo sulla Noia di Moravia?

silvia ha detto...

la protagonista ha una femminilità incostante che è tutto il contrario di me e che è la chiave del suo fascino

Anonimo ha detto...

Aggiorni????