martedì 15 aprile 2008

Yawn

Oggi mi sento così.
Oddio veramente anche ieri, l'altroieri e un bel po' di giorni a perdita d'occhio.
Volevo scrivere qualcosa, ma ci sono troppe persone che leggono questo blog che mi conoscono di persona. Anzi forse quasi tutte.
Mi sa che potrei condensarmi in un buco nero e trasferirmi, molecola per molecola, in un altro blog. Dove non mi conosce nessuno.
Infatti la campana di vetro è stata pubblicata postuma.
Postuma, Pos Tuma. che bella parola
Tume. Tuomas. Tesla.
Anche la sessualità segue le leggi del mercato, come dice Houellebecq. Forse è il caso che mi svegli.


Trois couleurs: bleu, di Krzysztof Kieślowski
Non è un montaggio straordinario, è il migliore che ho trovato. La scena del muretto con l'edera è la mia preferita. Forse è rimasta la mia preferita in assoluto da quando l'ho visto a tredici anni.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho appena scaricato la colonna sonora :)

Anonimo ha detto...

Oggi imparato che:

A La donna è per sua natura CONCAVA e qui è portata ad essere riempita, passiva e quindi portata ad essere più sensibile ed a percepire determinate sensazioni ed emozioni.

B L'uomo invece è un CONVESSO ddda paura che penetra, non ha la sicurezza della paternità del figlio, ama le cose concrete ed è più portato al fare che al sentire.



Ho buttato una retta semestrale nel cesso.

silvia ha detto...

sogni: si è bella, grazie della traduzione :)


vigor: ma non ho capito. te le insegnano all'università ste robe? o te le ha dette una tedesca al matrimonio?

Anonimo ha detto...

Ti ho incatenata a una catena libresca...

Anonimo ha detto...

Nella traduzione che ti ho indicato io la parola Agape' e' tradotta prudentemente come "carita'" per distinguerla dall'altro termine "eros". Ho trovato on line una traduzione piu' simile al testo che appare nel film di Kieslowski che preferisce (secondo me piu' sensatamente) tradurre agape con amore.

http://forzaeducatrice.blogspot.com/2008/03/inno-alla-carita.html